lunedì 26 marzo 2012

Parola di Vandana Shiva

La biodiversità può sfamare il doppio della popolazione mondiale. Gli OGM distruggono il pianeta.

Io aggiungo: "Anche i campi da golf distruggono la biodiversità del nostro territorio, per il divertimento di pochi che non lasciano nulla in cambio nei luoghi in cui soggiornano".

In un convegno a Cisternino tempo fa, Vandana disse che in una zona con assenza di corsi d'acqua, gli sembrava sacrilego vedere, accanto ai trulli, megapiscine che succhiano risorse ai più, per pochi eletti.

Figuriamoci cosa avrebbe detto se, nel periodo in cui fu nostra ospite, si sapesse già di un progetto di campi da golf nella valle dei trulli.

Festa dell'Annunziata a Ceglie Messapica



Quest’anno per la coincidenza con la V Domenica di Quaresima la solennità dell’Annunciazione del Signore è stata trasferita al lunedì 26 marzo. Tra la seconda metà dell’800 ed i primi del ‘900 si celebrava nel centro storico di Ceglie Messapica una grande festa, venivano portati in processione il simulacro settecentesco della Vergine insieme a quello dell’Arcangelo Gabriele; a quelli fu aggiunta negli anni venti del ‘900 la stata di San Giuseppe, del maestro cartapestaio Caretta. Purtroppo, a causa dei torbidi che sempre capitavano dopo la processione [delle volte anche omicidi], essa fu definitivamente soppressa dal Vescovo di Oria con buona pace del Capitolo Cegliese, che mal digeriva questa festa, perché organizzata da alcuni protettori di prostitute.

continua da don Gianfranco Gallone

sabato 24 marzo 2012

Che c'azzecca il cotone con i campi da golf?



A proposito di ambiente

Cotone biologico: in assoluto la fibra più ecocompatibile


Le tematiche dell’impatto ambientale e della sostenibilità ecologica toccano praticamente ogni prodotto di consumo. Non sfuggono, quindi, neppure i tessuti normalmente utilizzati per la realizzazione di capi di abbigliamento (e non solo).

Quattro ricercatori del Politecnico di Hong Kong si sono interessati a questo aspetto della eco-compatibilità mettendo a punto il primo sistema per valutare in modo completo la qualità ecologica delle fibre tessili.

I parametri impiegati da questo sistema di valutazione per determinare gli indici di impatto ambientale (Ei) e sostenibilità ecologica (Esi) delle fibre includono:

- quantità di ossigeno prodotto e di anidride carbonica emessa o assorbita per la produzione;

- sfruttamento del suolo;

- uso di fertilizzanti e pesticidi;

- consumo di acqua, energia e altre risorse;

- rischi per la salute umane o gli ecosistemi;

- natura rinnovabile delle fibre e possibilità di riciclo e biodegradabilità.

Analizzando dieci fibre (cotone biologico e tradizionale, lana, lino, viscosa, poliestere, due tipi di nylon, polipropilene e acrilico), le fibre naturali (cotone biologico in primis) sono risultate quelle più eco-compatibili e sostenibili dal punto di vista ambientale, mentre agli ultimi posti si trovano fibre come polipropilene, poliestere, nylon e, infine, acrilico.

Fonte


Non sono invece ecocompatibili i campi da golf che ci vogliono imporre


lunedì 19 marzo 2012

Un'altra serata da incorniciare

Lo staff al completo del GTA di Ceglie Messapica ringrazia tutto il pubblico per l'ennesima manifestazione di entusiasmo dimostrato ieri sera nei confronti della nostra attività teatrale

Già, vi piacerebbe vincere facile vero?

Anche i traghettatori possono incagliarsi tra gli scogli di una prassi "difettosa".


Leggi dal Diavoletto



Strana gente davvero






  • Anonimo

    Pino, sei solo un leccaculo… (ip. 79.52.249.164)
    Commento | 18 marzo 2012 |


  • Gisan51

    Leccaculo detto poi da un vigliacco anonimo, sicuramente senza spina dorsale se ha accettato una situazione in cui chi entra è un leader e chi rimane fa da comparsa. Io non ho semplicemente accettato ciò che sembrava chiaro già dall’inizio. Non intendevo chiamare in causa ne te ne i tuoi amici, ma tu non fai lo stesso con me. Come vedi ti conosco bene e da come reagisci vedo che ti sta mancando la terra sotto i piedi.
    Questa volta ho ritenuto giusto rendere visibile un anonimo come te per dimostrare che non valeva la pena restare insieme a gente simile.

domenica 18 marzo 2012

Giornata della memoria e dell'impegno



A tutti gli organi di stampa e radiotelevisivi  locali

LL.SS.


       Dal 1996 ogni 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che in Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace.


Quest’anno si è svolta a Genova, lo scorso 17 marzo, la diciassettesima edizione della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie", promossa dall'associazione Libera e Avviso Pubblico, ma  in tante piazze italiane, mercoledì 21 marzo,  scuole, consigli comunali di tutto il paese, presidi di Libera, associazioni, scout, movimenti, studenti, comunità ecclesiastiche  si  raduneranno per rileggere quel interminabile elenco dei 900 nomi vittime delle mafie per ribadire che quel giorno sia istituita a livello nazionale la "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie".


Anche a Ceglie Messapica (Br) la società civile rappresentata dalle sottoscritte  associazioni e comunità parrocchiali del territorio promuovono alcune iniziative  per celebrare anche  nelle nostre piazze la Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie:




  •  martedì 20 marzo ore 9.30, in chiesa madre ( parrocchia Maria S. Assunta),  gli studenti delle classi IV e V degli Istituti superiori incontreranno d. Raffaele Bruno e Piera Aiello (collaboratori di Libera) per parlare insieme sui temi della legalità , della giustizia e della corresponsabilità nella lotta alle mafie;



  •  mercoledì 21 marzo, ore 9.30 raduno degli studenti di tutte le scuole superiori di Ceglie in piazza Falcone-Borsellino dove saranno letti i primi 450 nomi delle vittime di mafia. Tale iniziativa sarà curata dai docenti  e dagli studenti degli Istituti Superiori che lasceranno in piazza un ricordo-testimone della lettura.



  •   mercoledì 21 marzo, ore 16.30, raduno di tutte le associazioni,  le comunità parrocchiali promotrici  e di tutta la cittadinanza in piazza Falcone-Borsellino. dove verranno lette, a cura delle associazioni, gli altri 450 nomi . Inoltre l’associazione “Cicloamici” effettuerà un percorso alternativo attraverso una sorta di “bicibus” che toccherà le seguenti stazioni di ritrovo: raduno ore 16.30: piazza Falcone-Borsellino;  1^ fermata: piazza della Repubblica; 2^ fermata: Villa cento Pini;  3^ fermata: Chiesa S. Lorenzo; 4^ fermata: Piazza  Padre Pio.


Alla manifestazione del pomeriggio  parteciperanno alcuni studenti della Scuola Media Statale “ G. Pascoli” di Erchie nell’ambito del PON “Le(g)ali al Sud” .


Le due manifestazioni del 21 marzo, in continuità una con l’altra,  vogliono essere un sogno-segno  di speranza perché la scuola e il territorio siano in continuo dialogo e perché la lotta alle mafie, la promozione della giustizia e della legalità  diventino progetto collettivo.


Rita Atria, diciassettenne, una delle oltre 900 vittime, diceva “ Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare? Forse, se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo”. Insieme affinchè, usando le parole di Nando Dalla Chiesa- presidente onorario di Libera : “… la primavera arrivi e faccia sbocciare una nuova coscienza collettiva contro la mafia”.


Le nuove sfide del territorio con don Raffaele Bruno



martedì 13 marzo 2012

L'orologio della piazza ha perso la campana...

Parafrasando una canzone  dei Camaleonti ho preferito sostituire la parola speranza con campana, perché ho la speranza, anzi la certezza, che il tutto verrà ripristinato il pìù presto possibile.

Lo Smemorato afferma che  noi suoneremo le nostre campane come siamo soliti fare di fronte a pressappochismi o trascuratezze nei confronti del nostro patrimonio.

Qui parlo di trascuratezza riprendendo le parole di Stefano Menga, che rispecchiano in pieno la mia opinione: "Quando qualche anno fa furono lucidate e pulite le 4 facciate della torre dell'orologio con la messa in funzione dello stesso...era tanto difficile sostituire o quantomeno rinforzare l'intera struttura metallica che reggeva le 2 campane?"

 

Possibile che, sul nostro patrimonio, bisogna sempre gestire le emergenze?




 

sabato 10 marzo 2012

Terza replica per "U scraffaliette"


Biglietti in prevendita presso


la Chiesa Madre e il negozio "Segreti" in via S.Rocco n.39.


L'incasso sarà devoluto all’Associazione Nazionale Tumori

Un confortevole pollaio



Posssibile che sia stato autorizzato tutto questo a spese dell'estetica dell'ingresso del Castello di Ceglie?

battaglia persa clicca qui


Vai da Stefano Menga

giovedì 8 marzo 2012

La storia siamo noi

L'altra storia, di Rocco Biondi


Ascolta con webReader
EDITORIALE della rivista "Brigantaggio politico e sociale", n. 2, dicembre 2011

I briganti, i contadini, i braccianti e le loro famiglie non hanno voce nelle storie ufficiali. Eppure nel 1860 erano la stragrande maggioranza degli abitanti del Sud, invaso e massacrato dai Savoia piemontesi. I briganti e le classi che rappresentavano non sapevano però né leggere né scrivere; anche le loro dichiarazioni processuali venivano addomesticate dai loro persecutori più acculturati.
La storia che ci fanno conoscere e che viene insegnata nelle scuole, a cominciare dalle università, è quella scritta dai vincitori a giustificazione del loro operato. Vengono presentati solo i fatti che a loro convengono, spesso inventandoli. Vengono tenuti colpevolmente nascosti quelli che possono creare ombre su di loro. I briganti vengono presentati sotto una luce che possa giustificare il loro massacro.
La storia dei vinti, l'altra storia, quella vera, fa molta fatica a venir fuori. Ha aiutato, fino a quando ciò è stato possibile, la tradizione orale. I nostri antenati (vissuti più vicino a quei tempi) hanno raccontato i fatti che hanno avuto come protagonisti i nostri padri briganti, talvolta mitizzandoli. Ma pochi di quei racconti sono stati trascritti, e quando ciò è avvenuto spesso hanno subito la stessa sorte delle verbalizzazioni processuali, sono stati cioè trascritti in maniera favorevole ai vincitori.

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lunedì 5 marzo 2012

La fuga e il risveglio

Questo primo romanzo di Bartolomeo Bellanova evidenzia il "mal de vivre" che si insinua in ambienti che, nell'immaginario collettivo e ad osservatori distratti, appaiono dorati, tranquilli e senza problemi economici. È il caso del protagonista del libro (dipendente di banca) al quale, un incontro con una vita dal percorso diverso dal suo, un breve contatto con una natura incontaminata e i suoi schietti abitanti, ha cambiato radicalmente la prospettiva per guardare il futuro.

venerdì 2 marzo 2012