mercoledì 29 febbraio 2012

Dove il denaro non serve

L’associazione culturale di volontariato Mamadù, organizza per domenica 4 marzo, presso la sede di Brindisi Bene Comune, dalle ore 17:00 alle ore 20:00 la Giornata del baratto, un’occasione per rimettere in circolazione l'antica pratica dello scambio senza denaro, per allungare la vita di oggetti che non servono più, non piacciono più, che si vorrebbe buttare ma che potrebbero essere riutilizzati da altri proprietari, evitando così che arrivino in discarica pur avendo ancora un valore d’uso.
L’intento è quello di sensibilizzare ad una pratica di ecosostenibilità ambientale, di consumo critico e di facilitare un flusso ciclico dell’usato.
Funziona così: chiunque potrà presentarsi munito degli oggetti più vari: vecchi abiti, lampade, libri, etc. ben conservati e pronti per essere scambiati. Ogni partecipante sarà libero di posizionare la sua mostra come meglio crede (per terra, su tappeti, su cartoni, su sedie, su tavolini, ecc.). Non solo un semplice do ut des alla maniera delle figurine Panini, ma anche un'occasione per parlare, diffondere e sperimentare pratiche ispirate alla sostenibilità, un modo nuovo, divertente e disimpegnato di intendere il consumo: privo di sprechi, rigenerativo, ugualmente gratificante.
Durante l’evento l’associazione Mamadù offrirà un coffee break a base di prodotti del commercio equo e solidale.

sabato 25 febbraio 2012

I nostri contadini lo sapevano già da secoli

FAO: il programma Save & Grow per produrre di più con meno risorse


Un film già visto? Certo, a molti lettori di TuttoGreen queste cose non sembreranno affatto nuove: si tratta infatti di misure e accorgimenti che l’agricoltura biologica e l’agricoltura biodinamica adottano già da decenni. Ma è la prima volta che un organismo di rilevanza internazionale come la FAO fa il punto su criteri e metodi della sostenibilità agricola, esortando tutti ad adottarli. Che sia arrivato il tempo per una “contro-rivoluzione verde”? L’analisi della FAO è chiara: o invertiamo la rotta anche in agricoltura, o il pianeta non sarà più in grado di sostenerci.

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giovedì 23 febbraio 2012

A proposito di eminenti, carismatici e conoscitori...

Non è di Sel, è un deluso del Pdl di Brindisi ma il suo sfogo illustra un chiaro quadro di una situazione a noi vicina.


"Siamo sempre alle solite pagliacciate! Ma che senso hanno i partiti se chiunque, con la stessa facilità con cui si può bere un bicchiere d'acqua, può passare da una sponda all'altra così...in un batter d'occhio, infischiandosene di chi eventualmente lo ha eletto nelle file di un determinato schieramento, credendo nelle sue idee...mah!!!!!!! e poi, dov'è la libertà di scelta?...Non sarebbe meglio eliminare tutti questi partiti e partitini, risparmiando così anche un bel mucchio di soldi?... Chi cambia schieramento così facilmente è chiaro che lo fa per mantenere una poltrona e gravare così sulle spalle di noi tutti...non c'è un minimo di moralità in tutto questo!"

Imbriani Ugo




...e non dimentichiamo soprattutto lo spessore politico



Il trinchettatore

mercoledì 22 febbraio 2012

Questa è la politica che ci interessa...


...questa...



...e questa


Ma proprio in queste battaglie, spesso, si nota l'assenza dei politici.


Toh, sembra che parli di Sel Ceglie ma è un ex deluso del Pdl


Imbriani Ugo Siamo sempre alle solite pagliacciate! Ma che senso hanno i partiti se chiunque, con la stessa facilità con cui si può bere un bicchiere d'acqua, può passare da una sponda all'altra così...in un batter d'occhio, infischiandosene di chi eventualmente lo ha eletto nelle file di un determinato schieramento, credendo nelle sue idee...mah!!!!!!! e poi, dov'è la libertà di scelta?...Non sarebbe meglio eliminare tutti questi partiti e partitini, risparmiando così anche un bel mucchio di soldi?...



Chi cambia schieramento così facilmente è chiaro che lo fa per mantenere una poltrona e gravare così sulle spalle di noi tutti...non c'è un minimo di moralità in tutto questo!

domenica 19 febbraio 2012

Pane al pane...

È indubbio che, nella sezione di Sel Ceglie, ci sia stato un problema con le riunioni e il tesseramento, arenatosi per colpevoli individuabili. I motivi di questa situazione mi sono ancora oscuri. Credo che Matarrelli abbia semplicemente trovato una motivazione pronta per l'uso per decidere l'azzeramento e Trichera una porta aperta in cui intrufolarsi. Non importa se per raggiungere lo scopo si è dovuto scavalcare almeno una regola elementare di correttezza: l'invio preventivo di notifica, con l'elenco di eventuali insoddisfazioni per l'operato della sezione.

È la logica di una vecchia politica autoreferenziale, che si spaccia per nuova. È la logica di una casta immutabile, intoccabile, che non vuole cambiare le regole del gioco a favore di una trasparenza, semplicemente perché non ha a cuore il bene comune e la considerazione della volontà della collettività in cui opera. Essa è alla continua ricerca del consenso immediato. Utilizza buona parte delle proprie energie alla risistemazione, al riequilibrio delle forze in campo e alla difesa di privilegi e posizioni acquisite e, se per questo bisogna ignorare alcune regole, poco importa. Ossia l'etica asservita al tornaconto. Non interessa quanta affidabilità possano offrire i nuovi acquisti e quanta considerazione abbiano o abbiano avuto per il territorio; basta un colpo di spugna sul passato e riconsiderarli ed incensarli alla bisogna.

Credo sia ormai la logica della deriva vendoliana, di una politica ridotta a poter essere rappresentata da una barca alla mercé dei flutti, alla ricerca di un porto sicuro in cui approdare. Ormai simbolo di una rinuncia ad essere lei stessa porto sicuro e faro di riferimento per una nuova fase sempre evocata e mai realizzata.

Il tanto esorcizzato berlusconismo, alla fine, si è intrufolato anche nel corpo di Sel.


Certo potrà vincere ancora, avere consensi, vincere primarie ma è diventato un ibrido. Non è più la creatura iniziale ideata da Vendola.


Non importa se c'è giustizia nella strada intrapresa, conta l'obiettivo raggiunto


Una lezione di cinismo

lunedì 13 febbraio 2012

Sel? No grazie



Caro Nichi,

premetto di non aver mai fatto politica attiva fino a quando è apparso, all'orizzonte, un partito che sembrava il nuovo, il trasparente nella nostra geografia politica.

Con entusiasmo ho aderito e partecipato alla campagna elettorale per le amministrative a Ceglie Messapica. Da allora le battaglie e gli impegni sul territorio sono stati svariati, fino a quando, alcuni mesi fa, c'è stato un momentaneo calo di 'entusiasmo' da parte di alcuni rappresentanti del direttivo della sezione di Ceglie, con conseguente assenza di riunioni. Non contento della situazione di stasi, ho sollecitato più volte incontri tra noi e rappresentanti provinciali e regionali. Finalmente è maturato un incontro tra alcuni di noi e Toni Matarrelli a Mesagne. Dopo aver esposto disagi e insofferenze per la situazione di prolungata inattività, ci è stato proposto un rinnovamento con l'ingresso di energie nuove. Tra i nomi  elencati figuravano rappresentanti del vecchio che, messo in soffitta, rientrava dalla porta principale. Evocavano in me le epurazioni e le emarginazioni di associazioni e persone culturalmente attive dei tempi bui della politica cegliese. Dopo una seria valutazione, ho deciso di non partecipare al successivo incontro con le 'nuove energie' avvenuto in una balera (mi ricorda un più recente ed illustre incontro, in un albergo di Roma, di forze sostenitrici dell'attuale governo). In quell'incontro, mi è stato riferito, è maturata l'idea di un commissariamento (vero o fittizio) di Sel con probabile incarico ad un rappresentante del 'nuovo che avanza'. Non so se è regolare, una simile decisione, senza preventive notifiche e richieste di incontri chiarificatori. Non essendo presente all'incontro non so se è stata un'imposizione o una scelta condivisa anche dai partecipanti iscritti a Sel.


Non sono stato epurato, mi allontano per libera scelta. Non è nel mio carattere accettare passivamente scelte non condivise.


Sono profondamente deluso, caro Nichi. Dov'è finita l'orizzontalità iniziale nelle scelte. Dov'è il nuovo se si accettano inciuci con il vecchio che, ufficialmente, si dichiara di bandire?


Sono profondamente deluso, caro Nichi, degli assemblaggi politici di Sel che avvengono in provincia di Brindisi.


Mi sarebbe piaciuto, tra le tante cose, che fosse lasciato aperto l'Ospedale cegliese, in ottimo stato, con un bacino di utenza di 50.000 abitanti e, fino a qualche anno fa, fiore all'occhiello della sanità brindisina, ma abbiamo subito il taglio facendo buon viso a cattivo gioco, mentre si continua a spendere tanto denaro pubblico per strutture fatiscenti a noi vicine.


Mi sarebbe piaciuto, in momenti di grave crisi economica in cui tutti sono chiamati a stringere la cinghia, che.......


Con stima,


Pino Santoro


Lettera pubblicata su BrindisiReport



lunedì 6 febbraio 2012

La mandorla brindisina nel Castello di Ceglie

di Edmondo Bellanova

Quest’anno per un quintale di mandorle mi è stata offerta la somma di 85,00 euro e, anche senza fare conti precisi, ho ritenuto più opportuno lasciarle nei sacchi sperando che i miei decidessero di trasformarle in pasticcini, cupetë, ricci e biscotti cegliesi.

Questo prezzo non mi ha fatto minimamente pentire dell’aver estirpato la maggior parte dei mandorli in tutti i nostri terreni, anzi mi sono ancor più convinto che la nostra agricoltura continua a percorrere una maledetta via verso un inevitabile fallimento. Poi ho letto della manifestazione organizzata a Ceglie Messapica dal Consorzio per la valorizzazione della mandorla brindisina ed ho voluto parteciparvi per capire meglio cosa si propone di nuovo.

Entrare nel Castello ducale è sempre emozionante perché nel silenzio e nella penombra del maniero riecheggia ancora lo scalpitio degli zoccoli dei cavalli e lo stridio delle ruote ferrate delle carrozze sul consunto selciato dell’atrio interno. Appena dentro lo sguardo corre veloce verso il pianerottolo della preziosa scalinata quattrocentesca dove l’immagine della nobildonna è lì ad accoglierti non senza farti pesare la differenza di lignaggio e non ti senti a tuo agio, ma ospite in un sogno irreale.

Questa volta è Antonio De Franco a cronometrare il ritardo con il quale la manifestazione inizia: un’ora e nove minuti. Non mi stancherò mai di evidenziare questa diffusa cattiva abitudine di far aspettare ospiti-invitati, ma così vanno le cose! Allora approfitto di questo tempo per scambiare saluti con vecchi amici e non perdo l’occasione di fare nuove conoscenze.

L’incontro con il rag. Antonio De Franco mi rattrista perché è inevitabile che il suo volto mi ricordi gli anni vissuti nell’amicizia di suo fratello Francesco, vissuto troppo poco!

Rivedo il dott. Agostino Grassi le cui indicazioni sulla dieta mediterranea fanno sperare in una facile liberazione dai tanti problemi della moderna alimentazione con la semplice rivalutazione dei prodotti delle nostre campagne. Il presidente Mario Annese  sembra  sempre più lontano dall’agone politico, occupa il solito posto in  seconda fila. Il sindaco Caroli, stranamente più puntuale di altre volte, sembra irritato con qualcuno, ma la cosa non m’interessa perché incontro Pino Santoro con il quale disquisisco sul maldestro tentativo degli espositori di italianizzare il nome delle varietà di mandorle esposte. Trovo strano leggere : riviezzo, mingunna, vuttala. Dovremmo rileggere Pietro Gatti e/o rifarci  al glossario di Pasquale Elia.

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domenica 5 febbraio 2012

“I cristiani e le sfide del territorio

La parrocchia Maria SS. Assunta, chiesa madre di Ceglie Messapica, promuove, Domenica 5 Febbraio alle ore 18.30, un incontro con don Raffaele Bruno della Cooperativa “Terre di Puglia- Libera Terra”, cappellano del carcere di Lecce e già responsabile regionale di “Libera- Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. L’incontro, “I cristiani e le sfide del territorio: per una chiesa in cammino con gli uomini e le donne di oggi”, vuole essere occasione di riflessione e di studio su quelle che rappresentano le domande e le attese sempre nuove e sempre più bisognose di risposte adeguate. Per questo esse diventano “sfide” alla nostra capacità di ascolto, di attenzione e di comunicazione. In questa occasione, inoltre, si inaugurerà il Centro di ascolto “In cammino” della Caritas parrocchiale che si pone l’obiettivo di incontrare, accogliere e ascoltare, con massima riservatezza, i bisogni e le aspettative delle persone, orientarle verso uffici e/o enti, informarle sui propri diritti e doveri e sulle competenze dei vari uffici, e individuare, insieme, possibili interventi per migliorare le situazioni di partenza, in collaborazione con la parrocchia e il territorio.
Info: don Gianni Caliandro 0831.377093

giovedì 2 febbraio 2012

Gli imbonitori del nuovo millennio



Sicuramente in Parlamento gira una malattia molto contagiosa che porta a sproloquiare e a sparare cazzate. Di quelle di Berlusconi e combriccola ormai abbiamo perso il conto, ma adesso cominciano a spararle a raffiche anche questi

Benvenuto al Consorzio della mandorla brindisina

 Pino Santorocommento sulla bacheca di Consorzio Della Mandorla Brindisina


Ben venga un consorzio che tuteli un nostro prodotto genuino che fa da base ad altrettanti prodotti genuini. In una mia recente polemica sul mio blog ho lamentato i prezzi di acquisto delle mandorle dai produttori cegliesi che sicuramente non ne incentivano la produzione.





pinosantoro.altervista.org
Davvero buone, quest'anno, le mandorle; scarsa produzione ma di qualità. Ho appena finito di raccogliere le mie; cinquanta chili di ottime mandorle cegliesi. Bene, penso, ne tratterrò una decina di chili ed il resto lo vendo. Mi reco dal commerciante "di fiducia" per conoscere la sorpresa dell'anno...






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    • Caro Pino, esiste un consorzio a tutela oltre che un presidio slow food, oggi sono 4 i produttori, che certificano la provenienza delle mandorle, Cegliesi puro sangue. Lo sforzo p appunto incentivare all'utilizzo delle nostre risorse. Malgrado costino di più, dove c'è amore e gusto non c'è perdenza. Io nel mio b&b utilizzo solo Biscotti Cegliesi del Presidio Slow Food,mandorle, miele e marmellata di ciliegie cegliesi. Spendo molto di più, ma il cliente che viene da fuori se ne innamora perdutamente e si avvede della differenza.  Abbiamo perso l'amore, ma questo è un tentativo importante di recuperarlo! Contiamo nel tuo aiuto!

      circa un'ora fa ·



    • Pino Santoro

    • Non metto in dubbio che vengano usate mandorle cegliesi da parte di produttori coscienziosi. Io sollevo il problema del basso costo delle mandorle alla produzione, che si alza di molto per chi acquista dai grossisti. Si dovrebbe diffondere l'idea che chi produce biscotti cegliesi compri le mandorle dal produttore e non dai mezzadri, che non producono ma sottraggono ricchezza.











mercoledì 1 febbraio 2012

Teatro a Ceglie, una realtà attiva


Il Centro Socio Culturale Ricreativo Anziani


Ceglie Messapica(BR)


Presenta


Tutt u munn i pais


Commedia in vernacolo arrangiata da Maria Conte


Domenica 12 Febbraio 2012


Ingresso ore 19.00, inizio spettacolo ore 19.30


Il ricavato della serata sarà devoluto in beneficenza