martedì 1 dicembre 2009

Oro blu

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- Non avrà intenzione di far saltare una diga? - esclamo Francesca allarmata.
- Niente di così rozzo. Con il rifornimento regolare di acqua al limite dell'esaurimento., le città dipendono sempre più da fonti private. Le società di comodo della Gogstad non hanno fatto altro che acquisire sistemi idrici ovunque. Potremo creare una carenza d'acqua dove e quando vorremo, semplicemente chiudendo i rubinetti. Poi venderemo soltanto alle nazioni che potranno permetterselo.
- E quelli che non se lo possono permettere? -
- Nell'Ovest circola un vecchio detto: "L'acqua scorre anche controcorrente pur di raggiungere il denaro". I ricchi hanno sempre avuto  una fonte d'acqua a buon mercato a spese altrui. Ora con il mio piano l'acqua non sarà più a buon mercato. Lo faremo su scala mondiale, in Europa, Asia, Suamerica e Africa. Sarà capitalismo nella forma più pura: il mercato determina il prezzo. -
- Ma l'acqua non è un bene di consumo come la pancetta di maiale. -
- Lei è vissuta troppo a lungo nella giungla. La globalizzazione non è altro che la promozione dei monopoli nei settori della comunicazione, dell'agricoltura, dell'alimentazione o del potere. Perché non dell'acqua? In base ai nuovi trattati internazionali, ormai nessuna nazione è proprietaria dei diritti sulle proprie risorse idriche. Queste spettano al miglior offerente, e la Gogstad sarà il miglior offerente.
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Clive Cussler

2 commenti:

  1. Gli artisti sono profeti inascoltati, purtroppo...







    azz... questo devo averlo già scritto.

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  2. Quando ho letto quel libro sembrava un romanzo di fantascienza ora si sta concretizzando buona parte del suo contenuto.

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