mercoledì 25 giugno 2008

Dalle ombre al buio fitto



Lunedì sera sono andato a trovare, insieme a Damiano Leo, la poetessa cegliese Rita Santoro Mastantuono. Ormai completamente cieca, ha ancora uno spirito che vede benissimo oltre la realtà. Vorrebbe incontrare alcuni amici della blogosfera cegliese che ha conosciuto tramite la frequenza dei blog da parte di sua figlia.


Cecità
Mano insinuante d'un destino
in cruciale innesto di dolore
in un simultaneo accesso alla voglia del vivere.
E come nel fondo d'una grotta
anima appassita
in lembo di stagno acuminato
insediano alle pupille.
E martellante sponda
in crudele inserto di tristezza
nullificando ardori
eliminante pace.
Invisibili riquadri di orizzonti rinascenti
in latitudini smarrite.
E stazionaria eclissi
di luminosi affreschi
nel regno smisurato delle tenebre.
Mai serena svolta al tuo destino.
E nel fluire lento di ombre in processione
muto il volto della terra
senza colori e doni
pur in ampiezza di germogli
sempre rinascenti.
Cecità
permanente amplesso di fuligine.
E sole e stelle e luna
in cancellato abbraccio al tuo destino.
Ma la musica
musica soltanto a precipizio
intenta a scuotere le fronde
dell'oceano senza sponde della notte.
Ed alberi maestri in emergenza
ed ali in volo
e profili ricamati in nuvole d'argento
nei passi solleciti d'un sole
che pur ti accarezza.
E ridisegnando colori le tue dita
toccano rami accarezzando fiori.
Musica
Musica ardente sollecitante amore.
Ed a suggerir qualcosa in confidenza
il vento alle tue sponde
come in accordi di chitarra lungo la siepe
in bisbigli acuti della pioggia
che pur qualcosa immette
al tuo respiro.

Da "Grappoli di sogni" di Rita Santoro Mastantuono

martedì 24 giugno 2008

Oggi giorno di San Giovanni

Da un vicino del trullo di Franca ho ascoltato un proverbio della tradizione cegliese che, con il caldo insopportabile di oggi, giorno di San Giovanni, calza benissimo:

U giurn d sangiuann iet u cchjù cat d tuttu l'ann.
Il giorno di San Giovanni è il più caldo di tutto l'anno.

sabato 21 giugno 2008

Buona Domenica dalla terra di Ceglie

Fanciullezza








Pervade profumo


di mesti ricordi.


Bambino


già sacrificavo


su altare verdeggiante


di zolle erbose,


spensierata fanciullezza.


Secolari ulivi


ombreggiavano brevi


ed affannati riposi.


Destino incatenato


ad ingrata terra


spirito elevavano


indomiti contadini,


di canti inondando


arsi campi.


Immane fatica


colmare di cibi frugali


tavole zoppicanti,


consumati con sacro pane,


tra esalazioni di lucerne


dagli ultimi guizzi,


improbabili e ricche


primavere sperando.


Pino Santoro





domenica 15 giugno 2008

Tradizioni

BALUARDO ALLA GRANDINE

Molliche di pane
segreti bisbigli
e singhiozzi femminili
baluardo alla grandine
quando il turchese
imbrattavano nembi paurosi.


Da "Rossi di Oleandro" di Pino Santoro

Questa poesia descrive lo stato d'animo delle famiglie contadine (e la mia in particolare) durante i temporali estivi che spesso portavano la grandine e con essa rischiava di svanire la speranza del raccolto. Mio padre aveva imparato il segreto per allontanare la grandine dal nostro terreno da un suo amico. Chi era a conoscenza di questo segreto poteva rivelarlo solo ad un'altra persona, pena la perdita dei poteri sulla grandine. Come comparivano nel cielo nembi minacciosi e carichi di grandine, mio padre iniziava il rito, davanti all'uscio del trullo, gettando piccole molliche di pane sotto la pioggia e bisbigliando frasi segrete. Penso fossero giaculatorie o preghiere abbinate alla frase ripetuta spesso: "Allontanati grandine dal mio terreno". Ancora ragazzino, assistevo a quei riti misteriosi ed immaginando mio padre come un grande stregone dai poteri sovrumani. Peccato che abbiamo avuto, con i miei fratelli, la leggerezza di non aver mai chiesto di insegnare il segreto a qualcuno di noi. Non perché credo a simili miracoli ma perché con mio padre è svanita una tradizione popolare del mondo contadino.

Grazie a d.g. che ci ha rivelato le parole magiche che allontanavano la grandine
Ecco il commento che mi ha inviato:


"Jas
t Sambrangisch nna' dorm ca vech tre nuegghj d vnì; iun port iacqu, n'at port viend n'at port segn d malutiemb.
Addò a va sci stu tiemb? Addò nà cand' iadd, addò nà chiangn' piccinn∂, addò nà viv nsciuna criatur∂."
Alzati San Francesco e non dormire che vedo tre nuvole avanzare; una porta acqua, un'altra porta vento e un'altra porta segno di maltempo.
Dove deve andare questo tempo? Dove non canta il gallo, dove non piangono bambini, dove non vive nessuna creatura.


Ricordo che erano queste le parole che pronunciava una mia prozia prima di gettare la mollica di pane ai quattro punti cardinali in segno di croce...
Se può essere utile!
d.g
.

sabato 14 giugno 2008

Festa di Sant'Antonio oggi


Da alcuni anni viene organizzata in modo eccellente tra luminarie e fuochi pirotecnici.
Gli organizzatori non risparmiano energie.
Ma cosa  è cambiato?



Non è cambiata la fila per immettersi nell'imbuto di Corso Garibaldi


ma non esistono quasi più le baracche gestite da gente locale.
Al loro posto razze multicolori come questo piumato andino che promuove i suoi Cd a base di flauto di Pan.

mercoledì 11 giugno 2008

Rifessioni sulla vita

nella stanza di Dora

Con l'opera mia tra le più riprese da internet (almeno dieci blog)


Il Soffio della vita (Computer Art di Pino Santoro)

lunedì 9 giugno 2008

Grazie Angelo sei un vero amico


Il mio amico


Il mio amico
cammina come se fosse ubriaco
lui ha timore di camminare sugli scogli
ha angoscia degli spazi angusti
ha paura del silenzio,
quel silenzio che fa rabbrividire il suo animo
ingenuo e caldo;
lui cade, ha la forza di rialzarsi
ha il coraggio di mettersi in gioco
ha il riverbero nel cuore,
quel cuore che dà forza e vita
all'oscurità di chi non sa volare nell'azzurro più sublime.
Il mio amico è pieno di pregi,
ma ha un caratterino
dolce, irascibile, accattivante. irritabile,
il mio amico ha qualità da vendere,
è sensibile, audace, altruista, gioioso,
affascinante nel vivere la vita,
coglie l'attimo che il quotidiano
gli dà!
Il mio amico
si fa amare e ama senza vergogna,
è innamorato della luce,
della forza, del coraggio, dell'audacia,
della sensibilità, della dinamicità,
del volo, è innamorato della " vita"!
Il mio amico ha sofferto per amore,
ha pianto, non se ne pente per l'amore
dato e ricevuto,  Amore vero!
Il mio amico è forte come una roccia militare
sembra che sia egocentrico ma non lo è,
lui è un fiume in piena,
ha voglia di gridare che i pregiudizi non
fanno amare, sopprimono la verità!


Angelo Cassese



La giuria della manifestazione "Battiti d'arte" sez. arte e manutatti (foto Urso)


Chiesa di San Giovanni e sede dell'U.N.I.T.A.L.S.I. (Foto Pino Santoro)

domenica 8 giugno 2008

Silenzio? No grazie

Potenza della rete o problemi della carta stampata?
Già il secondo giornale ha utilizzato un'immagine prelevata dal mio blog per usarla in servizi su Pietro Gatti. Fin qui nulla di male, anzi.
Il problema comincia a sussistere quando non si ha la delicatezza di citare la fonte. E' successo anche in altre occasioni come i servizi su Madonna della Grotta ed altri.
Non lo dico per presunzione, ma il mio è un blog molto visitato, anche da talune persone che poi hanno la faccia tosta di affermare di non sapere che io abbia un blog. Questo nonostante alcune iniziative importanti siano partite proprio da qui.
Una riparazione pubblica sarebbe doverosa. Non basta una mail
per giustificarsi del disguido, come ha fatto qualcuno.

Ecco l'immagine in questione



Non è colpa mia se ho dovuto violare il silenzio su Pietro Gatti.


venerdì 6 giugno 2008

Le rondini volano alto

Quella sera buia e nera
dopo un infuocato tramonto
sui colli dell'antica Messapia
scese la nebbia,
densa e messaggera
di silenzi profondi.
I santi dormivano
sugli altari di pietra,
i credenti nelle piccole case
recitavano ancora
il santo Rosario,
la povera gente invocava la madonna,
i serpenti strisciavano
nei bassifondi
di sataniche imprese.
Con la notte
il vento del Sud e la piggia
sferzano l'indecifrabile creato.
Tutto intorno
pozzanghere e fango,
nubi basse, grigiastre pesanti:
che fatica respirare ancora!
Pellegrina su tanto squallore
è presagio forse  di misterioso domani...
la campana annunciava
un già terminato tramonto
"Buona notte mortali..."

Don Michele Pastore



Oltre i confini (Pino Santoro)
Opera donata dall'amministrazione Annese a Mons. Marcello Semeraro

Una felice intuizione di Domenico


Premiata in meno di 24 ore con oltre 3000 visite In meno di 24 ore. etto/n/i9bkoBBBB
Si tratta di una stima per difetto però è così.
I blog del Pensiero Libero hanno collezionato un numero impressionante di accessi.
Di cosa stiamo parlando? Di un aggregatore.
Cliccando qui oppure sull'immagine qui accanto entrerete in una pagina web.
Troverete un elenco di titoli ordinati cronologicamente.
Possiamo farci un'idea di cosa succede nella nostra comunità. Se poi volessimo approfondire basterà cliccare sopra gli argomenti che c'incuriosiscono per essere proiettati nel blog che ci interessa leggere.
L'aggregatore si aggiorna dinamicamente. Stiamo testando e verificando costantemente la piattaforma e la stiamo migliorando graficamente.


Grazie davvero a tutti.

giovedì 5 giugno 2008

Opinioni e politica


"La pampanella amara"
Premessa al capitolo su "Regolette semiserie del successo politico"

"...Il macchiavellismo sbrana la politica-educazione, perché esso è l'esaltazione del potere per il potere, tecnica disumana del consenso.
Il fondamento del macchiavellismo è la menzogna; quello della politica-educazione la verità. Sulla menzogna non può costruirsi una società democratica, perché solo la ricerca della verità rende gli uomini liberi costruttori di una società libera per approssimazione ed arricchimenti continui.
Il politico deve farsi ingenuo bambino in atteggiamento di scoperta e ricerca, altrimenti diventa un mostro e si rende, a volte inconsapevolmente, responsabile della costruzione di una società mostruosa.
Come la pedagogia è arte e scienza dell'educazione così la politica non può che essere 
arte, creatività e scienza. L'arte favorisce l'armonia e il senso estetico della politica è perennemente sottaciuta, anche se è evidente che essa ha lo scopo di armonizzare il disordine e i difficili rapporti tra gli uomini. La politica è anche scienza perché ha propri paradigmi e si serve del contributo interdisciplinare di altre scienze. Nella politica-educazione occorre rimettersi continuamente in discussione ed esercitare una critica spietata sui propri comportamenti e sui personali modelli culturali che tendono ad anchilosarsi e pretendono di essere esaustivi nel mondo, quando in realtà altro non sono che piste di ricerca che devono costantemente essere confrontati con altri modelli epistemologici. Si può essere totalitari anche predicando la democrazia e conservatori pur proclamandosi progressisti. Occorre guardare i fatti per capire.
Protagonisti della politica-educazione sono tutti a livelli diversi di competenza e sensibilità, protagonisti della politica ridotta a tecnica sono solo i burocrati il cui unico scopo è quello di autogiustificarsi ed autoperpetuarsi.
Oggi trionfa la politica senz'anima e per gli "ingenui bambini" non c'è posto, anche se è proprio grazie al loro impegno creativo che la società viene dotata di un senso.
La crisi dei partiti può intendersi anche in questo modo perché essi sono stati occupati da persone senza arte né parte.
Departitizzare la società significa ridare il potere di partecipare, di decidere di sbagliare ai cittadini..."


Vincenzo Gasparro


mercoledì 4 giugno 2008

Nonostante tutto...


Sarebbe più semplice partire col piede giusto e prendere strade meno tortuose per non farsi del male. Le toppe, anche se ben adattate, si notano alla luce del sole e non si può camminare eternamente nell'ombra.




A Ceglie


Neve vanitosa
in fiocchi ballerini esordisce
su proscenio bianco di calce.
In penombra silenziosa
arabesco albe radiose
e schiudo per te primavere.
Aura diffusa di antico,
impalpabile abbraccio,
non trasforma in santuario da amare.
Con false promesse
ti possiedono amanti di turno.

Da "Proscenio Bianco di Calce" di Pino Santoro







Opera di Pino Santoro donata dal Commisario Prefettizio Clara Minerva al Ministro Mantovano in occasione dell'inaugurazione della Casa Comunale di Ceglie Messapica

Stralcio del Consiglio Comunale

Le chianche tolte da via Bottega di Nisco sarebbero state lavorate e riutilizzate nello stesso posto.
Davvero bravi gli operai ad aver lavorato le chianche così bene da renderle uguali a quelle da "Cursij∂" e da sembrare fatte in serie.
Complimenti davvero!

Mi è stato riferito che ogni Consiglio Comunale costa alla comunità circa 500 euro, anche quelli che non vanno a buon fine per mancanza di numero legale (se sbaglio mi corigerete).
Ieri sera si è andati avanti con grande difficoltà e con moltissimi dubbi in più (vedi controllo conformità edificio della scuola di gastronomia e direzione artistica Cegliejazz), immersi in una strana atmosfera surreale con consiglieri indisciplinati più del solito. Considerando gli ultimi quattro Consigli, di denaro pubblico se ne sarebbe speso di meno. Badate bene il mio non è un affermare che i Consigli Comunali sono inutili, ma credo che debbano essere tenuti più in considerazione.
Le assenze di alcuni consiglieri sono ormai diventate la norma. Non c'è forse un mandato da rispettare anche per loro?

"Vorrei, però, che la sensibilità e l'attenzione per le cose significative per Ceglie seguissero altre direttrici, fuori dalle convenienze politiche e dalle contingenze."

Patrizio Suma



lunedì 2 giugno 2008

Trasparenza

Ricevo e pubblico volentieri questo commento:

"Vorrei far presente ai commentatori di questo blog che il Comune di Ceglie paga alla famiglia Annese-Allegretti per la locazione di quel capolavoro neoclassico che è Palazzo Allegretti Cenci, l'irrisoria cifra di 5000 euro l'anno. Canone completamente fuori mercato, per il quale bisognerebbe solo ringraziare il dott. Annese."

utente anonimo


domenica 1 giugno 2008