venerdì 25 gennaio 2008

Omaggio a don Michele Pastore

I cani

Da dietro a nubi veloci
la luna
con vuote occhiaie
scruta
asfalti silenziosi nel buio.
Immobile
dorme la città stereotipata
tra mille luci
che pur in tante
non formano un angolo di cielo.
Tra i giochi delle ombre
si legge
l'inutile spasmo del tempo
che non vuol passare
e non vuole cantare
il de profundis alle creature
barcollanti nel nulla
di una notte siderale.
Tra i vicoli
dell'antico paese
i cani
signori assoluti
di questa nuova civiltà
scodinzolando
indecifrabili gioie
conquistate sui campi pietosi
di una sniffata
derubata
all'inutile pietà
di qualche assassino.
Quasi ombra
follemente sorridente
tu bambina
osannata e toccata
tra nuvole di fumo
che si librano verso le stelle.
E ridi compiaciuta
nell'esaltazione cieca
di un inganno
che hai bevuto
con la tua ingenuità.
Spariscono i cani nei propri rifugi.
Il silenzio totale
riprende il suo scettro di ferro.
E tu, Bambina.
ignara del grande mistero dell'essere donna,
ti dilegui...
Non sarai mai giovane.
Troppo presto hai venduto
i tuoi segreti.
Poesia di don Michele Pastore tratta dal libro:
"Papa scarpone mezzo cristiano una bambina e una canzone".

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